Mi piacerebbe molto andare a vedere Pripyat, ma vista la situazione direi che non è proprio il momento. Sono tante le città fantasma nel mondo. In Italia abbiamo Consonno ad esempio. La più bella in assoluto però è la parte storica di Famagosta, occupata dai turchi nel 1971 e successivamente abbandonata. Gran parte è ancora oggi inaccessibile è presidiata militarmente, ma c'è Varosha che è visitabile. Oltretutto la spiaggia a Cipro è qualcosa di meraviglioso.

L'anno prossimo inizia la collaborazione tra Disney e Formula 1.
Io spero che sia l'occasione buona per portare la F1 TV su Disney+, a un prezzo ragionevole possibilmente. Resta l'ostacolo diritti, detenuti interamente da Sky in Italia. Vedremo...

Bhe, visto che si parla di Rogoredo, come non ricordare questa perla?
In Italia ci si indigna quando una pena è ritenuta inadeguata.
Dopotutto sappiamo noi la formazione giusta della nostra squadra, sappiamo noi quali farmaci sono più adeguati, e soprattutto sappiamo noi come si risolvono i problemi di questo paese.
Prendete ad esempio il rito abbreviato... si applica quando vi sia un ravvedimento da parte dell'imputato. Lo sconto di pena non viene regalato. Inanzitutto tenete conto che per lo Stato un assassino costa tantissimo.
Non so le cifre esatte, facciamo finta che un ergastolo costa 5 milioni. Le condanne solitamente sono accompagnate da tutti i vari risarcimenti delle parti a carico del condannato. Ma chi passa 26 anni in carcere secondo voi può adempiere al suo dovere di risarcire la società?
Potenzialmente un assassino può rendere quei 5 milioni allo Stato (e ai familiari delle vittime), svolgendo attività di pubblico interesse, lavori socialmente utili, acquisendo una formazione che gli permetta di trovare un lavoro una volta scontata la pena. Nulla di tutto ciò viene fatto. Sono tutti pronti a lamentarsi degli stipendi dei parlamentari, ma nessuno si interroga sui costi del carrozzone carceri, un sistema inadeguato per un paese come l'Italia.
Con uno sconto di pena un assassino costa dunque 3 milioni anziché 5, e si ha maggior possibilità di avere un tornaconto economico.
Come dicevo però, il rito abbreviato non è un regalo, chi procede al rito abbreviato rinuncia al dibattimento processuale, molto importante per definire le ragioni delle sue azioni. E questo in un paese civile è profondamente contraddittorio... come si può parlare di certezza della pena se non viene approfondito il reato?
Questo è forse un torto a chi viene ucciso? O a chi soffre per la perdita di qualcuno? Nella tipica logica italiana si. Ma ricordate che le parti civili si interessano ai processi proprio per tutelare l'interesse della collettività. E la collettività viene prima di tutto. Non è una mera questione economica, in un paese così incasinato economicamente come l'Italia non può esserlo, è proprio una questione di efficienza e rispetto dei diritti umani.
Dopotutto sappiamo noi la formazione giusta della nostra squadra, sappiamo noi quali farmaci sono più adeguati, e soprattutto sappiamo noi come si risolvono i problemi di questo paese.
Prendete ad esempio il rito abbreviato... si applica quando vi sia un ravvedimento da parte dell'imputato. Lo sconto di pena non viene regalato. Inanzitutto tenete conto che per lo Stato un assassino costa tantissimo.
Non so le cifre esatte, facciamo finta che un ergastolo costa 5 milioni. Le condanne solitamente sono accompagnate da tutti i vari risarcimenti delle parti a carico del condannato. Ma chi passa 26 anni in carcere secondo voi può adempiere al suo dovere di risarcire la società?
Potenzialmente un assassino può rendere quei 5 milioni allo Stato (e ai familiari delle vittime), svolgendo attività di pubblico interesse, lavori socialmente utili, acquisendo una formazione che gli permetta di trovare un lavoro una volta scontata la pena. Nulla di tutto ciò viene fatto. Sono tutti pronti a lamentarsi degli stipendi dei parlamentari, ma nessuno si interroga sui costi del carrozzone carceri, un sistema inadeguato per un paese come l'Italia.
Con uno sconto di pena un assassino costa dunque 3 milioni anziché 5, e si ha maggior possibilità di avere un tornaconto economico.
Come dicevo però, il rito abbreviato non è un regalo, chi procede al rito abbreviato rinuncia al dibattimento processuale, molto importante per definire le ragioni delle sue azioni. E questo in un paese civile è profondamente contraddittorio... come si può parlare di certezza della pena se non viene approfondito il reato?
Questo è forse un torto a chi viene ucciso? O a chi soffre per la perdita di qualcuno? Nella tipica logica italiana si. Ma ricordate che le parti civili si interessano ai processi proprio per tutelare l'interesse della collettività. E la collettività viene prima di tutto. Non è una mera questione economica, in un paese così incasinato economicamente come l'Italia non può esserlo, è proprio una questione di efficienza e rispetto dei diritti umani.
Oggi è la Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio.
In tale occasione vorrei ricordare per l'ennesima volta la situazione disastrosa nelle nostre carceri. Nel 2025 59 persone si sono tolte la vita nei penitenziari italiani, e alcuni di questi sono agenti. Un bilancio disastroso che sottolinea il drammatico sovraffollamento delle strutture penitenziarie e la totale assenza di un piano solido per il recupero sociale dei detenuti.
Prima di tentare il suicidio, la maggior parte delle persone invia determinati segnali. Ma spesso noi siamo troppo indaffarati per coglierli. Ascoltiamo, se possibile aiutiamo chi ci è vicino.
Ricordatevi che in Italia ci sono tantissimi volontari che si impegnano nell'aiuto di chi è in difficoltà, partendo dalle nostre forze dell'ordine. Dal 1967 i volontari di Telefono Amico supportano chi è in crisi o emergenza emozionale, attraverso il numero 02 2327 2327, tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 24.
Se siete dunque in una situazione buia, parlate, bussate ad ogni porta finché qualcuno non apre. Non arrendetevi mai. Ricordatevi... dopo la tempesta c'è sempre il sole. Si può sempre uscire dai momenti bui della vita, e non c'è soddisfazione migliore che riscattarsi.
In tale occasione vorrei ricordare per l'ennesima volta la situazione disastrosa nelle nostre carceri. Nel 2025 59 persone si sono tolte la vita nei penitenziari italiani, e alcuni di questi sono agenti. Un bilancio disastroso che sottolinea il drammatico sovraffollamento delle strutture penitenziarie e la totale assenza di un piano solido per il recupero sociale dei detenuti.
Prima di tentare il suicidio, la maggior parte delle persone invia determinati segnali. Ma spesso noi siamo troppo indaffarati per coglierli. Ascoltiamo, se possibile aiutiamo chi ci è vicino.
Ricordatevi che in Italia ci sono tantissimi volontari che si impegnano nell'aiuto di chi è in difficoltà, partendo dalle nostre forze dell'ordine. Dal 1967 i volontari di Telefono Amico supportano chi è in crisi o emergenza emozionale, attraverso il numero 02 2327 2327, tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 24.
Se siete dunque in una situazione buia, parlate, bussate ad ogni porta finché qualcuno non apre. Non arrendetevi mai. Ricordatevi... dopo la tempesta c'è sempre il sole. Si può sempre uscire dai momenti bui della vita, e non c'è soddisfazione migliore che riscattarsi.
La conoscenza è cultura, la cultura è potere, il potere è vita.
L'Ocse ha fatto un quadro completo e impietoso del nostro paese sul fronte scuola: siamo il fanalino di coda in Europa...
Pochi laureati, una bassissima alfabetizzazione, e un quadro economico davvero imbarazzante sul fronte stipendi degli insegnanti.
Mentre per le grandi città del Nord Italia si è nella media europea, a buttare giù questi numeri è soprattutto l'enorme divario sociale tra nord e sud, per non parlare della tragica fuga di cervelli, con molti di quei pochi giovani che investono il proprio futuro all'estero.
Esattamente ieri ascoltavo Valditara vantarsi dei suoi investimenti nella scuola... "una scuola sempre più tecnologica" bah, forse, ma è difficile crederci: un edificio scolastico su due non è agibile, ma non vi preoccupate, fa niente, se vi crolla il soffitto in testa almeno potete usare un tablet per proteggervi.
Imbarazzante soltanto pensare a un piano casa per insegnanti che migrano nel nord di fronte a questi dati. Pazzi! Ma come si può pretendere di ridurre questo divario gigantesco, se addirittura incentiviamo gli insegnanti ad andarsene. In una logica contorta un ponte è una risorsa economica preziosa per portare profitto, ma gli insegnanti no, come se fossero degli oggetti a darti un futuro. Pazzia e stupidità.
Ma il problema non è soltanto politico o economico... siamo un paese che si sta tecnologizzando male. Una risorsa enorme come quella di internet viene sfruttata nel peggiore dei modi, quando potrebbe essere certamente un aiuto nell'educazione, nella formazione culturale e sociale dell'individuo.
Immaginatevi un portale nazionale, in mano allo Stato, come sistema che collega i fili tra formazione e lavoro, fino a portare i due piatti della bilancia sullo stesso piano. È utopia? Immaginatevi una scuola dove un quattro non pesa come una sciabola sulla testa degli studenti, senza media matematica dei voti è la competenza a diventare il fulcro della promozione, e la sconfitta diventa uno slancio per rialzarsi. È utopia?
Serve un cambio di passo, ma questo cambio di passo va conquistato, di certo non ci verrà regalato da dei dinosauri che parlano di tecnologia, o di ministri che fingono che va tutto bene.
Più che augurarvi un buon anno scolastico, vi auguro buona fortuna... Ve ne servirà tanta in questa situazione disastrosa.
Comunque, non tutto è perduto. Con una macchina danneggiata si può comunque arrivare al traguardo, non si vince, ma è comunque meglio di un ritiro. Siate padroni della vostra vita, e mettete nella scuola anima e mente. In bocca al lupo a tutti per il nuovo anno scolastico.
L'Ocse ha fatto un quadro completo e impietoso del nostro paese sul fronte scuola: siamo il fanalino di coda in Europa...
Pochi laureati, una bassissima alfabetizzazione, e un quadro economico davvero imbarazzante sul fronte stipendi degli insegnanti.
Mentre per le grandi città del Nord Italia si è nella media europea, a buttare giù questi numeri è soprattutto l'enorme divario sociale tra nord e sud, per non parlare della tragica fuga di cervelli, con molti di quei pochi giovani che investono il proprio futuro all'estero.
Esattamente ieri ascoltavo Valditara vantarsi dei suoi investimenti nella scuola... "una scuola sempre più tecnologica" bah, forse, ma è difficile crederci: un edificio scolastico su due non è agibile, ma non vi preoccupate, fa niente, se vi crolla il soffitto in testa almeno potete usare un tablet per proteggervi.
Imbarazzante soltanto pensare a un piano casa per insegnanti che migrano nel nord di fronte a questi dati. Pazzi! Ma come si può pretendere di ridurre questo divario gigantesco, se addirittura incentiviamo gli insegnanti ad andarsene. In una logica contorta un ponte è una risorsa economica preziosa per portare profitto, ma gli insegnanti no, come se fossero degli oggetti a darti un futuro. Pazzia e stupidità.
Ma il problema non è soltanto politico o economico... siamo un paese che si sta tecnologizzando male. Una risorsa enorme come quella di internet viene sfruttata nel peggiore dei modi, quando potrebbe essere certamente un aiuto nell'educazione, nella formazione culturale e sociale dell'individuo.
Immaginatevi un portale nazionale, in mano allo Stato, come sistema che collega i fili tra formazione e lavoro, fino a portare i due piatti della bilancia sullo stesso piano. È utopia? Immaginatevi una scuola dove un quattro non pesa come una sciabola sulla testa degli studenti, senza media matematica dei voti è la competenza a diventare il fulcro della promozione, e la sconfitta diventa uno slancio per rialzarsi. È utopia?
Serve un cambio di passo, ma questo cambio di passo va conquistato, di certo non ci verrà regalato da dei dinosauri che parlano di tecnologia, o di ministri che fingono che va tutto bene.
Più che augurarvi un buon anno scolastico, vi auguro buona fortuna... Ve ne servirà tanta in questa situazione disastrosa.
Comunque, non tutto è perduto. Con una macchina danneggiata si può comunque arrivare al traguardo, non si vince, ma è comunque meglio di un ritiro. Siate padroni della vostra vita, e mettete nella scuola anima e mente. In bocca al lupo a tutti per il nuovo anno scolastico.
Tempo fa su insegreto sono inciampata anche io sulla questione "stranieri e culture", dando degli "arretrati" ai paesi arabi, cosa che in realtà non penso nemmeno, mi ero semplicemente espressa male.
Il problema è che il discorso cultura e religione è molto complesso, non basta un post per racchiudere il quadro completo.
Stiamo ai fatti, non alle opinioni: in Italia abbiamo circa 1,7 milioni di abitanti che sono musulmani praticanti. Nel momento in cui non abbiamo 1,7 milioni di stupratori, ma molti di essi hanno famiglia e sono dei grandissimi lavoratori, evidentemente il problema non è un fatto religioso o culturale, ma è un problema completamente legislativo.
Esiste un islam più radicale, e questo non dovrebbe mai avere spazio nel nostro paese. Se non siamo più capaci a imporre la legge al di sopra della religione, come definito dalla nostra Costituzione... è un problema tutto nostro ragazzi. Non si tratta di arretratezza culturale, cavolo. E forse, la paura dell'uomo nero verrebbe meno con maggior tutela della nostra stessa costituzione, dando uno spazio adeguato e soprattutto controllato per praticare l'islam sunnita, non cantine dove nessuno sa cosa viene predicato. Così evitiamo anche le donne nel recinto, immagini che mettono in evidenza solamente quanto siamo imbarazzanti su questi temi, perché una moschea ha spazi di preghiera separati, come tante altre cose. Anche al voto uomo e donna vengono separate, non mi sembra che susciti polemica.
Risolvere il problema dipende da noi, da nessun altro. Fino a prova contraria in una democrazia è la maggioranza a decidere. E se la maggioranza ha scelto un governo incapace di capire che i giudici applicano semplicemente la legge, e che non è normale che uno stupratore venga messo in libertà senza alcun controllo, allora è inutile trovare altre scuse.
NOI italiani abbiamo inventato il diritto, NOI italiani nella storia abbiamo creato il più grande impero multiculturale al mondo. Possibile che non si riesca a trovare un punto comune?
In conclusione, è sbagliato parlare di arretratezza culturale. l'Islam ha tante cose veramente affascinanti: l'architettura ad esempio, caspita, andate a vedervi i mosaici nelle grandi moschee del mondo! La religione non può essere una giustificazione per essere bestie. Perché nessun vero musulmano stupra una donna.
Il problema è che il discorso cultura e religione è molto complesso, non basta un post per racchiudere il quadro completo.
Stiamo ai fatti, non alle opinioni: in Italia abbiamo circa 1,7 milioni di abitanti che sono musulmani praticanti. Nel momento in cui non abbiamo 1,7 milioni di stupratori, ma molti di essi hanno famiglia e sono dei grandissimi lavoratori, evidentemente il problema non è un fatto religioso o culturale, ma è un problema completamente legislativo.
Esiste un islam più radicale, e questo non dovrebbe mai avere spazio nel nostro paese. Se non siamo più capaci a imporre la legge al di sopra della religione, come definito dalla nostra Costituzione... è un problema tutto nostro ragazzi. Non si tratta di arretratezza culturale, cavolo. E forse, la paura dell'uomo nero verrebbe meno con maggior tutela della nostra stessa costituzione, dando uno spazio adeguato e soprattutto controllato per praticare l'islam sunnita, non cantine dove nessuno sa cosa viene predicato. Così evitiamo anche le donne nel recinto, immagini che mettono in evidenza solamente quanto siamo imbarazzanti su questi temi, perché una moschea ha spazi di preghiera separati, come tante altre cose. Anche al voto uomo e donna vengono separate, non mi sembra che susciti polemica.
Risolvere il problema dipende da noi, da nessun altro. Fino a prova contraria in una democrazia è la maggioranza a decidere. E se la maggioranza ha scelto un governo incapace di capire che i giudici applicano semplicemente la legge, e che non è normale che uno stupratore venga messo in libertà senza alcun controllo, allora è inutile trovare altre scuse.
NOI italiani abbiamo inventato il diritto, NOI italiani nella storia abbiamo creato il più grande impero multiculturale al mondo. Possibile che non si riesca a trovare un punto comune?
In conclusione, è sbagliato parlare di arretratezza culturale. l'Islam ha tante cose veramente affascinanti: l'architettura ad esempio, caspita, andate a vedervi i mosaici nelle grandi moschee del mondo! La religione non può essere una giustificazione per essere bestie. Perché nessun vero musulmano stupra una donna.

Quale di queste cose su di me è falsa?
Conoscete Dragon Mania Legends? Io ci gioco da anni. Se volete provarlo usate il codice 96f7c. Così mi trovate.
Magari si potrebbe fare un clan Hint, però per il momento no, perché servono tantissimi gettoni e devo ancora potenziare gli spazi.
Magari si potrebbe fare un clan Hint, però per il momento no, perché servono tantissimi gettoni e devo ancora potenziare gli spazi.

Stessa foto, nella nicchia dove devono montare la scala mobile c'è una sagoma bianca... Sembra una donna.

Ditemi se lo vedete anche voi...

Io direi che...


- L'uomo più figo di tutti i tempi è:

- La donna più figa di tutti i tempi è:

- L'uomo più geniale di tutti i tempi: Leonardo da Vinci
- La donna più straordinaria di tutti i tempi: Cleopatra
- l'invenzione più straordinaria di tutti i tempi: la ruota
Ma è veramente così difficile mettersi l'anima in pace e piantarla con sti complotti?
Secondo voi perché la suola della tuta di Armstrong è diversa dall'impronta lasciata sul suolo lunare?
Perché alla Nasa sono così stupidi da fare errori simili? O forse perché per camminare sulla luna si utilizzarono stivali diversi? Non è più logica come cosa?
Altri dubbi assurdi ci sono sul movimento della bandiera. L'effetto ondulato delle pieghe ne da un movimento finto, non c'è atmosfera, certo, ma se muovi un oggetto grazie al cazzo che si muove.
Eppure, se andassimo ora sulla luna troveremmo una bandiera bianca, perché le radiazioni hanno cancellato totalmente il colore della bandiera americana. Ma la bandiera è ancora la, ferma immobile.
Ma soprattutto... chi cavolo ha ripreso lo sbarco lunare dall'esterno del modulo? Anche questo è un mistero facilmente risolvibile... la risposta è nessuno. Perlomeno non c'era nessun uomo dietro la videocamera, ma il Rover radiocomandato. Prima che scendessero Armstrong e Aldrin fu sganciato il veicolo lunare, attrezzato con videocamere, sonde, e tante apparecchiature per il movimento e il funzionamento degli apparati. Il tutto comandato a distanza. Era il 1969, mica il paleolitico... esisteva già il telecomando.

Perché alla Nasa sono così stupidi da fare errori simili? O forse perché per camminare sulla luna si utilizzarono stivali diversi? Non è più logica come cosa?

Eppure, se andassimo ora sulla luna troveremmo una bandiera bianca, perché le radiazioni hanno cancellato totalmente il colore della bandiera americana. Ma la bandiera è ancora la, ferma immobile.

Ehilà, non sono andata via, ma mi ha rapito tutto il tempo il weekend di gara a Monza. Mi sono goduta appieno tutti i 3 giorni.
Che dire...
Venerdì in pista nulla di particolare. Più interessante il FuoriGP, con il concerto di Rovazzi.
Sabato in autodromo invece è stato molto interessante. Vittoria di Fornaroli in Formula 2 e una pole position di Formula 1 molto tirata. Le qualifiche più che altro hanno dato conferme di una Ferrari perduta, di una McLaren spaventosa, ma soprattutto di un Verstappen micidiale. Al FuoriGP invece c'era Jake La Furia.
Domenica segnata in grande stile dal ritorno delle Frecce Tricolori. Verstappen ha confermato che a Monza si trova più che bene. Crisi nera per le rosse invece.
Apro una piccola parentesi riguardo il pubblico. Ho notato con grande piacere che ci sono sempre più ragazze sulle tribune. Alla faccia di chi dice che questo è uno sport maschile. È una passione che sta diventando sempre più grande e che travolge tutti. Consideriamo anche il progressivo aumento di iscrizioni ad ingegneria da parte del gentil sesso. Non sarebbe male però estendere la F1 Academy con una tappa italiana.
Tra l'altro ho incontrato una signora, aveva circa settanta anni, e pensate che era al suo 50° Gran Premio. E ne sapeva tantissime...
La cosa bella delle tribunette e dei prati è che non essendoci posti assegnati si incontrano tante persone, e ognuna ha la sua storia. Ad esempio abbiamo incontrato un canadese, sposato con una norvegese e residente in Italia. La coppietta si è conosciuta proprio su questo circuito. E d'altronde è questo lo spirito della Formula 1, una competizione globale, mille bandiere, ma cuore e passione identiche per tutti.
In conclusione, rispetto allo scorso anno sono molto soddisfatta, la città intera era molto più coinvolta, mentre la scorsa edizione tanti non hanno alzato nemmeno le serrande, il centro storico quest'anno era veramente pieno di vita. Ottimo lavoro anche da parte degli organizzatori, che in circuito hanno migliorato la distribuzione dell'acqua e l'organizzazione degli ingressi e uscite.
E ora tutto torna alla normalità... fino all'anno prossimo.

Venerdì in pista nulla di particolare. Più interessante il FuoriGP, con il concerto di Rovazzi.


Apro una piccola parentesi riguardo il pubblico. Ho notato con grande piacere che ci sono sempre più ragazze sulle tribune. Alla faccia di chi dice che questo è uno sport maschile. È una passione che sta diventando sempre più grande e che travolge tutti. Consideriamo anche il progressivo aumento di iscrizioni ad ingegneria da parte del gentil sesso. Non sarebbe male però estendere la F1 Academy con una tappa italiana.
Tra l'altro ho incontrato una signora, aveva circa settanta anni, e pensate che era al suo 50° Gran Premio. E ne sapeva tantissime...
La cosa bella delle tribunette e dei prati è che non essendoci posti assegnati si incontrano tante persone, e ognuna ha la sua storia. Ad esempio abbiamo incontrato un canadese, sposato con una norvegese e residente in Italia. La coppietta si è conosciuta proprio su questo circuito. E d'altronde è questo lo spirito della Formula 1, una competizione globale, mille bandiere, ma cuore e passione identiche per tutti.
In conclusione, rispetto allo scorso anno sono molto soddisfatta, la città intera era molto più coinvolta, mentre la scorsa edizione tanti non hanno alzato nemmeno le serrande, il centro storico quest'anno era veramente pieno di vita. Ottimo lavoro anche da parte degli organizzatori, che in circuito hanno migliorato la distribuzione dell'acqua e l'organizzazione degli ingressi e uscite.
E ora tutto torna alla normalità... fino all'anno prossimo.
Vi replico la lettera al Presidente della Repubblica che un gruppo di cittadini monzesi (me compresa) hanno firmato, in merito al rischio di fallimento del nostro storico giornale locale, nato nel 1899.
Alla cortese attenzione del Signor Presidente della Repubblica On. Sergio Mattarella
Egregio signor Presidente, siamo un gruppo di cittadini della Provincia di Monza e Brianza. Abbiamo deciso di scriverle in merito alla triste vicenda giudiziaria che nel 2024 ha travolto il nostro quotidiano locale, un importante punto di riferimento nell'informazione di molti di noi, ma soprattutto un importante memoria storica del nostro territorio.
Anche lei ha avuto l'occasione di intervenire in queste pagine, in occasione dei 120 anni di attività: "La libertà e il pluralismo dell'informazione non si misurano semplicemente con l'ampiezza dello spettro delle opinioni e degli interessi che hanno accesso al confronto pubblico. Libertà e pluralismo si fondano anche su basi solide nei territori e nelle comunità che compongono la ricchezza della nostra Italia."
Le sue parole richiamano con profonda saggezza la Costituzione e i suoi valori intrinseci. Il diritto all'informazione dovrebbe essere preservato, contro ogni interesse di un singolo, specialmente quando si tratta di puro interesse speculativo. Stando a quanto emerge dall'inchiesta della Procura di Monza però non è andata così per Il Cittadino di Monza e Brianza.
Esprimiamo molta preoccupazione in seguito alla richiesta di avvio della procedura fallimentare da parte della Procura, non solo per i lavoratori, ma anche per la nostra comunità. Chiudere questo giornale significa perdere una voce che ci accompagna dal 1899 con grande professionalità. Un giornale che dà voce al territorio, una voce che spesso ha portato Monza e la sua provincia al centro della cronaca nazionale.
Il primo numero de il Cittadino uscì giovedì 17 agosto 1899. I cattolici monzesi volevano far sentire la loro voce, nel periodo in cui il "non expedit" di Pio IX li emarginava dalla scena politica italiana.
Ancora oggi è un gruppo di cittadini monzesi a scrivere, contro ogni tipo di convenienza. Ci rivolgiamo a lei dunque, augurandoci che quei valori costituzionali, da lei stesso sottolineati, siano preservati, e che siano presi in seria considerazione in fase processuale. Chiediamo un intervento della politica affinché si offrano maggiori tutele, non solo per Il Cittadino, ma per tutto il sistema giornalistico. In un momento così delicato per l'editoria che cura la stampa, la chiusura de Il Cittadino sarebbe un grave smacco ai valori democratici definiti dalla Costituzione.
Distintamente
I lettori de Il Cittadino di Monza e Brianza.
Monza, 1/9/2025

Egregio signor Presidente, siamo un gruppo di cittadini della Provincia di Monza e Brianza. Abbiamo deciso di scriverle in merito alla triste vicenda giudiziaria che nel 2024 ha travolto il nostro quotidiano locale, un importante punto di riferimento nell'informazione di molti di noi, ma soprattutto un importante memoria storica del nostro territorio.
Anche lei ha avuto l'occasione di intervenire in queste pagine, in occasione dei 120 anni di attività: "La libertà e il pluralismo dell'informazione non si misurano semplicemente con l'ampiezza dello spettro delle opinioni e degli interessi che hanno accesso al confronto pubblico. Libertà e pluralismo si fondano anche su basi solide nei territori e nelle comunità che compongono la ricchezza della nostra Italia."
Le sue parole richiamano con profonda saggezza la Costituzione e i suoi valori intrinseci. Il diritto all'informazione dovrebbe essere preservato, contro ogni interesse di un singolo, specialmente quando si tratta di puro interesse speculativo. Stando a quanto emerge dall'inchiesta della Procura di Monza però non è andata così per Il Cittadino di Monza e Brianza.
Esprimiamo molta preoccupazione in seguito alla richiesta di avvio della procedura fallimentare da parte della Procura, non solo per i lavoratori, ma anche per la nostra comunità. Chiudere questo giornale significa perdere una voce che ci accompagna dal 1899 con grande professionalità. Un giornale che dà voce al territorio, una voce che spesso ha portato Monza e la sua provincia al centro della cronaca nazionale.
Il primo numero de il Cittadino uscì giovedì 17 agosto 1899. I cattolici monzesi volevano far sentire la loro voce, nel periodo in cui il "non expedit" di Pio IX li emarginava dalla scena politica italiana.
Ancora oggi è un gruppo di cittadini monzesi a scrivere, contro ogni tipo di convenienza. Ci rivolgiamo a lei dunque, augurandoci che quei valori costituzionali, da lei stesso sottolineati, siano preservati, e che siano presi in seria considerazione in fase processuale. Chiediamo un intervento della politica affinché si offrano maggiori tutele, non solo per Il Cittadino, ma per tutto il sistema giornalistico. In un momento così delicato per l'editoria che cura la stampa, la chiusura de Il Cittadino sarebbe un grave smacco ai valori democratici definiti dalla Costituzione.
Distintamente
I lettori de Il Cittadino di Monza e Brianza.
Monza, 1/9/2025
Dici "loro non vogliono", ma loro chi?
Non metti mai il soggetto come i politici
Non metti mai il soggetto come i politici
Specchio riflesso, se ti muovi sei un cesso...
e puntualmente finiva con Leonarda (nome di fantasia) che iniziava a strillare.
Maaaaaaeeeestraaaaaa, la Paola ha deto una parulaccia!
Ti odio Leonarda.
e puntualmente finiva con Leonarda (nome di fantasia) che iniziava a strillare.
Maaaaaaeeeestraaaaaa, la Paola ha deto una parulaccia!
Ti odio Leonarda.
Vabbè, io c'ho provato a portare di qua qualche altro utente da insegreto. Però sono stata completamente ghostata. Addio badge recruiter... non ci vedremo mai più 🤧